l cashback, fenomeno commerciale del momento
In seguito all’introduzione dell’istituto del cashback di Stato, cui si farà cenno in seguito, tutti parlano di cashback, magari senza sapere bene a cosa si riferiscono. Per chiarire ogni dubbio, la parola è traducibile con rimborso. Questo è! Nè più nè meno.

In particolare il termine inglese viene usato per identificare una particolare strategia di marketing, nata nei paesi anglosassoni, che prevede che parte della somma spesa in beni o servizi venga restituita al compratore.

Il rimborso può avvenire in denaro o mediante un buono sconto su una successiva spesa, di solito a fronte di determinate condizioni, tipo il superamento di un tetto minimo di spesa.
Questo sistema ha cominciato a diffondersi anche in Italia solo negli ultimi tempi, ma ha subito avuto grande diffusione, per gli acquisti effettuati sia in negozi fisici che attraverso siti di e-commerce.

L’idea è vincente. Accontenta gli acquirenti: si vedono rimborsare una parte della spesa, provando una percezione di sollievo emotivo in tempi di generalizzate difficoltà economiche. Giova ai venditori: ottengono una fidelizzazione della clientela, che acquista con meno remore e torna per ottenere il rimborso o sfruttare lo sconto “vinto” con il precedente acquisto.

Il cashback di Stato non c’entra nulla con tutto questo.
Nonostante l’omonimia, l’istituto del cashback di Stato, operativo da poche settimane, non ha nulla a che vedere con il marketing. Si tratta invece di uno strumento introdotto per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici e dematerializzati, in via strutturale per consentire una maggiore tracciabilità delle transazioni economiche, con finalità antievasione fiscale. Nella contingenza è anche finalizzato a ridurre l’uso del contante, potenziale vettore del virus COVID19.
L’unico elemento comune con il cashback commerciale è costituito dal rimborso di una quota del denaro in precedenza pagato per beni e servizi mediante l’utilizzo di carte di pagamento.

Perché non cogliere un’occasione per fare contenti tutti?
Il cashback è ormai così diffuso in tutti i settori economici e commerciali che spesso, come consumatori, non ci facciamo più caso, salvo comunque sorridere compiaciuti per quel piccolo ritorno di cassa.
RE/MAX Italia si è chiesta come introdurre questo strumento nel proprio paniere di offerte ed ha trovato il modo.

Insieme a PromoRE, sito di cashback su prodotti di arredamento e interior design convenzionato con moltissimi brand specializzati, ha creato MAX/cashback, un innovativo sistema di cashback immobiliare: un regalo per i clienti, uno strumento prezioso per gli agenti.

Come funziona MAX/cashback?
Per tutti i clienti: appena conferiscono l’incarico e la loro anagrafica viene inserita nel database gestionale, ricevono una e-mail che consente loro di iscriversi alla piattaforma di PromoRE. In caso di acquisto, possono così godere del servizio di cashback sull’acquisto di arredi, elettrodomestici e domotica dei brand più prestigiosi per rendere la loro nuova casa più accogliente. Quando vendono possono farsi un regalo con serenità, per festeggiare il buon affare.

Agli agenti questo servizio consente di offrire un elemento di continuità nella cura del cliente, che così non si esaurisce al momento del rogito. Inoltre permette di rispondere all’immancabile richiesta di sconto sulle provvigioni, che si offre un prezioso regalo illimitato, invece di un modesto vantaggio immediato.
Infine è possibile offrire questo servizio di cashback immobiliare come incentivo e premio a quanti riterranno di concedere a RE/MAX un incarico di vendita in esclusiva.

RE/MAX ancora una volta anticipa le esigenze del mercato, intercetta i desideri della clientela e rinnova la borsa degli attrezzi dei propri agenti con strumenti innovativi ed appetitosi.